Con ogni probabilità, quando pensi alla prima PlayStation portatile, ciò che ti viene in mente è PSP, al secolo PlayStation Portable.
Originariamente uscita nel dicembre 2004 in Giappone, PSP rappresentò il primo, vero ventativo di Sony di competere con Nintendo nel campo delle portatili; un tentativo sfortunato, ma che è comunque rimasto nel cuore di moltissimi appassionati. Volendo essere precisi, però, questo non fu il primo device portatile targato PlayStation.
Nel gennaio 1999, infatti, era stato il turno di PocketStation, la prima “vera” PlayStation portatile. I motivi per cui si parla poco di questa piccola (per non dire minuscola) console sono principalmente due: innanzitutto, non ha mai varcato i confini del Giappone, e in secondo luogo non era concepita per essere una piattaforma autonoma, ma piuttosto una periferica per la prima PlayStation, sbloccando funzionalità aggiuntive per alcuni dei suoi giochi.
Continua a leggere per scoprire di più su questo pezzo poco conosciuto della storia PlayStation.
Che cos’è la PocketStation?
Partiamo intanto dal dispositivo stesso: esattamente, che cos’è la PocketStation? Ci siamo riferiti ad essa come console prima e come periferica poi. La verità è che si tratta di qualcosa a metà tra i due mondi. PocketStation è infatti una memory card per la prima PlayStation, ma è al contempo dotata di un piccolo schermo LCD e di alcuni pulsanti, che servivano per utilizzare alcune funzionalità extra in giochi specifici, come vedremo a breve.
Questo piccolo device venne rilasciato solamente in Giappone, dove ebbe un successo strepitoso, complice il grande amore della terra nipponica per i dispositivi portatili. Non è ben chiaro perché PocketStation non arrivò mai in occidente; sappiamo che il lancio in America ed Europa era stato nei piani di Sony per un certo periodo, ma la release venne prima rinviata e poi definitivamente cancellata, in parte anche a causa della difficoltà a soddisfare la grande domanda del pubblico giapponese.
Il funzionamento della PocketStation è piuttosto semplice: inserendola nello slot memory card della prima PlayStation, dopo aver inserito un gioco compatibile con la periferica, era possibile scaricare dei giochi per il piccolo dispositivo. Nonostante si tratti di un device davvero spartano in termini tecnici, la PocketStation era addirittura in grado di offrire sessioni di gioco multiplayer su alcuni titoli, e potevano anche essere trasferiti salvataggi da un’unità all’altra.
I giochi della PocketStation
Come dicevamo, PocketStation non è una vera e propria console. Questo significa anche che non ha mai avuto un suo catalogo di giochi; semplicemente, il suo funzionamento si basava su alcuni titoli per la prima PlayStation che contenevano software aggiuntivi da scaricare sulla periferica.
In molti casi si trattava di semplici minigiochi fini a se stessi, mentre in altri casi i giochi su PocketStation erano poi in grado di influenzare anche il gioco principale su PlayStation.
La lista di giochi compatibili con PocketStation è davvero lunga, e nonostante il dispositivo non sia mai uscito dal Giappone, in essa troviamo molti titoli usciti anche in Europa ed America. Semplicemente, nelle versioni occidentali dei giochi veniva rimosso ogni riferimento alla compatibilità con PocketStation, rendendo così inaccessibile questa funzionalità anche per chi avesse avuto accesso alla piccola periferica.
PocketStation è un piccolo gioiellino che non può mancare nella collezione di un vero appassionato di casa Sony, ma per farla funzionare così come originariamente inteso avrai bisogno anche delle copie giapponesi dei giochi di tuo interesse. Non dovrebbero invece esserci problemi per quanto riguarda la console, dato che la prima PlayStation era completamente region free. Di seguito, vogliamo proporti una lista di alcuni dei titoli più interessanti tra quelli compatibili con la periferica, andando anche ad esaminare le funzionalità extra disponibili sulla PocketStation.
Crash Bandicoot 3: Warped
In Crash Bandicoot 3: Warped, la PocketStation permette di sbloccare un gioco esclusivo chiamato Crash Anywhere. Il gioco occupa 12 blocchi di memoria sulla PocketStation (non pochi, considerando che la periferica ne ha solo 15), e permette di accedere a diverse modalità di gioco:
Crash
La prima, denominata semplicemente Crash, è una sorta di virtual pet in cui devi prenderti cura del nostro eroico peramele, proprio come un classico Tamagotchi.
Dancing Anywhere
Un rhytm game basato sui brani presenti nel gioco principale, resi in una versione a 8-bit. Sono disponibili 7 canzoni in totale, alcune delle quali devono essere sbloccate avanzando nel gioco principale.
Rumbling Anywhere
Un auto-runner con tanto di bivi e cinque finali possibili, dove devi raccogliere frutti Wumpa ed evitare ostacoli. Alla fine di ogni percorso ricevi una foto commemorativa.
8 Anywhere
Un semplice puzzle a scorrimento dove devi cercare di ricomporre la figura originale muovendo i blocchi disponibili.
Album Anywhere
Qui vengono conservate le foto che hai raccolto negli altri giochi, ed è anche possibile scambiarle con altre PocketStation.
Aku Aku Anywhere
Semplicemente un archivio dei tuoi progressi e delle tue statistiche relativi al gioco principale.
Final Fantasy VIII
Dopo aver incontrato Boko in Final Fantasy VIII, è possibile “inviarlo” sulla propria PocketStation per giocare a Chocobo World. Si tratta di un gioco davvero semplicissimo, in cui Boko esplora il mondo in autonomia alla ricerca di eventi ed oggetti. Ci sono anche delle battaglie, ma la complessità è ridotta al minimo: l’unica opzione, infatti, è quella di attaccare fino a che Boko o l’avversario non esauriscono gli HP. L’utilità del gioco è principalmente quella di rendere possibile il ritrovamento di oggetti esclusivi, che possono poi essere inviati sul gioco principale.
Metal Gear Solid: Integral
Ebbene sì, anche l’amatissimo Metal Gear Solid ha alcune funzionalità esclusive per la mitica PocketStation. Dopo aver completato il gioco la prima volta, è possibile sbloccare un mini-gioco in cui Naomi Hunter ci assegna il compito di trovare una cura per il FOXDIE; tutto quello che dobbiamo fare è scambiare i nostri codename con altri cinque giocatori entro cinque giorni, utilizzando la comunicazione a infrarossi della PocketStation.
Se completata con successo, la missione porta allo sblocco delle missioni con Cyborg Ninja nella sezione VR Missions. Questo accade solo nell’edizione giapponese del gioco; visto che PocketStation non è mai arrivata in occidente, il metodo di sblocco delle missioni di Cyborg Ninja è stato cambiato, semplificando la procedura.
R4: Ridge Racer Type 4
Uno dei racing game più amati di sempre, R4: Ridge Racer Type 4 nasconde una funziona esclusiva per la PocketStation. Per i giocatori giapponesi era infatti possibile non solo creare macchine personalizzate nel gioco, ma anche scambiarle con gli amici proprio attraverso l’uso della periferica portatile. La feature rimane presente nel codice del gioco occidentale, anche se non viene fatta menzione di PocketStation da nessuna parte.
Doko Demo Issyo
Questo gioco è (quasi) completamente sconosciuto in occidente, ma giocò un ruolo fondamentale sia per il successo di PocketStation che nel rendere PlayStation un marchio ben riconoscibile in Giappone. Fu qui che venne introdotto Toro, il gatto che per lungo tempo ha fatto da mascotte per PlayStation in Giappone.
Doko Demo Issyo è anche un raro caso di titolo concepito proprio intorno alla PocketStation. Si tratta di un semplice simulatore di vita in cui è possibile interagire con un cast di simpatici personaggi, i cosidetti Pokepi, la specie di gatti di cui anche Toro fa parte; grazie alla PocketStation, è possibile portare il Pokepi ovunque, interagire con lui e anche partecipare a diversi minigiochi.
Spyro the Dragon & Spyro 2: Gateway to Glimmer
Anche il popolare Spyro ha avuto le sue piccole avventure sulla PocketStation. Sia Spyro the Dragon che Spyro 2: Gateway to Glimmer contengono dei minigiochi esclusivi per la periferica; il primo si chiama Sparx Special Training!, mentre il secondo prende il nome di Sparx Adventure. In entrambi i casi, si tratta di semplici virtual pet in cui il nostro compito è quello di badare ai bisogni di una libellula. Il secondo gioco prevede alcune funzionalità aggiuntive, ma il cuore dell’esperienza rimane sempre lo stesso.
Conclusione
Questi sono solo alcuni dei giochi compatibili con PocketStation. Trovare liste davvero complete su internet non è affatto semplice; questa periferica rimane ancora oggi piuttosto inaccessibile per il pubblico occidentale, e nessuno ha ancora svolto un’indagine accurata sui titoli compatibili e sulle funzionalità che si possono sbloccare grazie ad essa. Proprio per via del mistero che continua ad alleggiarle intorno, la PocketStation rimane ancora oggi un oggetto da collezione ambito da molti amanti del mondo PlayStation.
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