I migliori 15 JRPG che ogni gamer che si rispetti dovrebbe conoscere

Senza dubbio fortemente ispirati ai giochi di ruolo da tavolo come Dungeon & Dragons, i videogiochi di ruolo giapponesi noti anche con l'acronimo JRPG, si contraddistinguono già dai primi titoli degli anni '80 per l'estetica molto colorata da anime e tematiche spesso anche molto attuali.

È indubbio come gli sviluppatori di questi giochi giapponesi siano stati spesso quasi dei visionari: opera dopo opera, gioco dopo gioco, hanno espanso e arricchito il concetto di "videogioco di ruolo", rendendo i JRPG quasi un genere tutto suo, con regole e stilemi ben diversi dai titoli occidentali.

Proviamo a vedere insieme alcuni dei titoli che hanno definito il genere: fra tanti titoli nostalgici speriamo di sorprendervi con qualche titolo meno conosciuto!

 

NOTA: Per semplicità ci siamo limitati a un titolo per serie. L'ordine delle opere è da considerarsi puramente casuale.

 

 

 

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Xenogears

Come molti altri J-RPG prodotti da SQUARESOFT, anche Xenogears inizialmente era stato proposto all'azienda come un possibile soggetto per un gioco della serie Final Fantasy (in questo caso Final Fantasy VII). Creato da Tetsuya Takahashi insieme alla moglie Kaori Tanaka, entrambi designer che avevano lavorato sui precedenti titoli FF, Xenogears si contraddistingue dal resto delle opere di Square del periodo per lo spiccato taglio Sci-Fi e per non tirarsi indietro dall'affrontare temi scottanti.

Per via delle tematiche "scomode" presenti nel gioco, Xenogears ha persino corso il rischio di non essere tradotto e messo in vendita fuori dal Giappone. Fra simbolismi religiosi, concetti filosofici e accenni alla psicologia di Jung e Freud, Xenogears non era certo l'opera più facile da tradurre e promuovere sul mercato internazionale: ma ciononostante il gioco divenne presto un cult fra i fan, vendendo quasi 2 milioni di copie ai tempi dell'uscita.

 

La storia di Xenogears segue il giovane Fei Fong Wong, che non ha ricordi precedenti al suo arrivo al villaggio tre anni prima. Quando il villaggio viene attaccato, Fei riesce a contrattaccare momentaneamente i nemici pilotando un gear (=un robottone mecha) senza pilota anche se finisce per distruggere tragicamente il villaggio stesso.

Il ragazzo lascia quindi il villaggio insieme a il medico Citan e dopo aver fatto la conoscenza di numerosi personaggi come Elly, un ufficiale di Solaris, uno dei paesi fluttuanti, e Grahf che sembra conoscere il suo passato, Fei scoprirà gradualmente numerose informazioni relative al suo passato e alla storia dell'intero pianeta.

 

 

 

Chrono Trigger

Se sei un fan degli RPG giapponesi, non sarai sorpreso di trovare Chrono Trigger in questa lista: questo gioco infatti è stato più volte definito "il miglior videogioco di tutti i tempi". Dietro a questo capolavoro videoludico troviamo davvero un team da sogno: da Hironobu Sakaguchi, il padre della saga di Final Fantasy; Yuji Horii, il creatore della serie Dragon Quest; Akira Toriyama, autore di Dragon Ball e character designer di Dragon Quest; Takashi Tokita, sceneggiatore e produttore di Final Fantasy IV e Live a Live; Masato Kato, sceneggiatore e direttore di Ninja Gaiden; ed entrambi i compositori Yasunori Mitsuda e Nobuo Uematsu, per una colonna sonora semplicemente indimenticabile.

Il team di Square sotto la capace guida di Sakaguchi era determinato a creare un prodotto videoludico "mai visto prima" e bisogna ammettere che ci sono riusciti: molte delle innovazioni introdotte in questo gioco, sia narrative che puramente di gameplay sono diventate canoni dell'industria e hanno influenzato titoli RPG e non, successivi.

A livello di trama, non è semplicissimo spiegare esattamente cosa succeda in Chrono Trigger, siccome la trama è fortemente incentrata sui viaggi nel tempo. Il protagonista Crono e la sua amica Marle vengono separati durante un misterioso viaggio nel tempo nel passato: i due dopo qualche peripezia riescono a riunirsi, sventando un paradosso temporale, ma tornati nel presente si ritrovano a dover fronteggiare un altro tipo di conseguenze. Il giocatore si ritrova presto a dover fare varie scelte nel corso della trama che possono influenzare il passato, il presente e il futuro, nonché i molteplici finali del gioco.

 

 

 

Secret of Mana

Secret of Mana, noto in patria con il titolo Seiken Densetsu 2, è l'acclamato sequel di Final Fantasy Mystic Quest per Super Nintendo. Non c'è da stupirsene: Secret of Mana, come il titolo precedente, è una creatura di Koichi Ishii, il creatore dei famosi Chocobo e Moguri, nonché uno dei designer chiave dei primi 3 giochi Final Fantasy!

Lo sviluppo del gioco tuttavia non sembra essere stato dei più semplici: diverse idee vennero scambiate coi team di Final Fantasy IV e Chrono Trigger, anche se alla fine molte di queste dovettero essere abbandonate per problemi di memoria. Il titolo inizialmente doveva essere infatti rilasciato su SNES-CD ma dopo il cancellamento della console l'intero gioco dovette subire pesanti modifiche, tra cui il taglio del 40% della trama prevista!

Evidentemente però devono aver lasciato il meglio del meglio nel prodotto finale. Secret of Mana nel corso degli anni è diventato un vero e proprio titolo cult fra gli appassionati dei giochi RPG e non a caso. Il gioco è particolarmente apprezzato per la colorata e dettagliatissima grafica, la storia di ampio respiro e l'innovativo sistema di combattimento in tempo reale.

 

A livello di trama, Secret of Mana ci racconta la storia di 3 personaggi (un ragazzo, una ragazza e uno spirito bambino) che intraprendono un viaggio per raggiungere i propri scopi personali e riattivare la sacra Spada del Mana, visitando otto templi sparsi nel mondo. Sono tuttavia inseguiti dagli uomini dell'impero malvagio che stanno cercando in tutti i modi di entrare in possesso della Fortezza del Mana, un'arma che può facilmente cambiare le sorti del mondo. 

Purtroppo per le limitazioni tecniche dell'epoca, le traduzioni del gioco hanno dovuto tagliare pesantemente molto del testo originale giapponese: un altro motivo per provare questo gioco nella sua versione originale!

 

 

 

Breath of Fire IV

Fra tanti giochi Squaresoft troviamo finalmente un titolo Capcom! Si tratta del quarto titolo di Breath of Fire sviluppato dallo stesso team del Development Studio 3 dietro al terzo capitolo della saga. Inizialmente previsto per PlayStation 2, il progetto è stato successivamente ridimensionato e fatto uscire su PlayStation, senza molte delle feature inizialmente previste.

I punti di forza principale di questo gioco sono sicuramente la storia e il fascino del mondo costruito da Makoto Ikehara e Tatsuya Yoshikawa. Nonostante all'epoca il gioco avesse dovuto competere con le release di giochi superiori nel comparto tecnico come Final Fantasy IX - Breath of Fire IV ci mostra un mondo squisitamente 2D e alcuni esempi di pixel art senza paragoni, che ancora oggi reggono senza problemi la prova del tempo.

 

Dal punto di vista della storia, ci troviamo a seguire Nina, la principessa alata del regno Wyndia, alla ricerca della sorella Elina che viene improvvisamente attaccata insieme al suo team da un drago infuriato e finisce nel deserto. Il drago però si trasforma davanti ai suoi occhi nel giovane Ryu che sembra aver completamente perso i ricordi!

Il ragazzo decide di seguire Nina e aiutarla a tornare alla sua missione - finchè i due non finiscono per attirare l'attenzione degli scagnozzi dell'antico imperatore drago Fou-Lu, appena risvegliato dal suo lungo sonno, che sembra avere gli stessi poteri di Ryu! Comincia così un viaggio che fra intrighi politici e minigiochi ci porta a scoprire i segreti di un mondo che è molto più di quello che appare.

 

 

 

Final Fantasy IX

E fra i migliori JRPG di sempre non poteva certo mancare un titolo Final Fantasy, la saga che ha portato il genere alla ribalta globale. Abbiamo scelto di includere in questa lista quello che riteniamo essere il titolo più rappresentativo made in mamma Squaresoft: Final Fantasy IX.

Il nono capitolo della saga è stato infatti l'ultimo capitolo della saga principale rilasciato prima della fusione di Square ed Enix, ed è stato sviluppato e prodotto dai membri originali chiave dietro ai primi capitoli della saga. Sin dai primi minuti del gioco i fan storici non possono che non sentirsi a casa nel nuovo ma familiare mondo creato da Sakaguchi & Co. Particolarmente degna di nota è la colonna sonora del maestro Nobuo Uematsu, che in questo gioco davvero raggiunge picchi altissimi!

 

FFIX ci porta quindi nel mondo squisitamente fantasy di Gaya, dove seguiamo le vicende di ben otto protagonisti principali giocabili e un ricco cast di personaggi secondari.

La storia si apre sul fatidico sedicesimo compleanno della principessa Garnet del regno egemone di Alexandria: la capitale si prepara a festeggiare il lieto evento con uno spettacolo teatrale di una troupe molto famosa in visita dal ducato di Lindblum.

In molti però approfittano della ressa per perseguire i propri scopi: la principessa tenta di scappare dal palazzo, l'affabile ladro Gidan tenta di rapirla con l'aiuto della sua banda, il maghetto Vivi vuole solo intrufolarsi a teatro per godersi lo show mentre il devoto cavaliere Steiner cerca in tutti i modi di salvare la principessa e riportarla a sua maestà.

Sebbene il gioco mantenga spesso un tono molto scanzonato e leggero, se non a tratti nostalgico, la storia si dipana presto in qualcosa di più di più grande, toccando tematiche anche molto profonde e riflessioni sul vero senso della vita, le nostre connessioni con il prossimo e l'importanza universale dei ricordi. 

 

 

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The Legend of Heroes: Trails in the Sky

La serie Nihon Falcom The Legend of Heroes purtroppo non ha purtroppo mai preso gran piede nel vecchio continente, se non fra i fan dei JRPG più nicchia: ma non c'è niente di meglio di The Legend of Heroes: Trails in the Sky per cominciare a giocare a questa avvincente saga!

Questo capitolo marca un nuovo inizio per la serie e appartiene all'arco narrativo comunemente chiamato "Kiseki" dai fan: il sesto capitolo infatti non ha connessioni narrative coi titoli precedenti e fa da base per il resto della saga. I vari capitoli "Kiseki" infatti si svolgono nello stesso lasso di tempo in località diverse nel continente di Zemuria: la ricchezza del mondo e il modo in cui le storie dei vari giochi si intrecciano sono stati acclamati da pubblico e critica, con paragoni all'universo de "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R. R. Martin e il setting Dungeon & Dragons "Forgotten Realms".

 

Questo primo capitolo segue le avventure della giovane Estelle Bright e del fratello adottivo Joshua che viaggiano attraverso il paese di Liberl per diventare Bracer, membri di un'organizzazione multinazionale improntata alla protezione della pace e dei civili. Durante il viaggio si trovano coinvolti a loro malgrado in diversi incidenti fino a sventare un colpo di stato contro la monarchia vigente. Tuttavia, nonostante la vittoria i problemi non sono finiti per i due: il passato di Joshua torna a mettere i bastoni fra le ruote dei due...

La saga è stata successivamente portata anche su PS3, PS Vita e smartphone: scegli la piattaforma che preferisci e goditi gli intrighi di Zemuria!

 

 

 

Tales of Symphonia

Sebbene per anni la serie giapponese di action-RPG "Tales of" sia stata rilasciata in Europa con il contagocce e quasi totalmente su console handheld, a partire dal 2012 la serie ha acquisito sempre più notorietà anche sulle coste del vecchio continente, fino al successo scoppiettante del recente Tales of Arise.

Il favorito del pubblico rimane però il titolo del 2003, Tales of Symphonia, e a ragione! Inizialmente poco noto in Italia perchè rilasciato solamente su Nintendo GameCube, console abbastanza di nicchia ai tempi, il classico è tornato a far parlare di sé grazie al remaster HD per PS3 nel 2013 e il successivo port su Steam.

A guardarla con il senno di poi, la trama di "Tales of Symphonia" potrebbe apparire un po' cliché, ma la vera forza del gioco sta da un lato nei personaggi e le loro interazioni, dall'altro nella ricchezza del mondo e dei contenuti secondari: eventi, minigiochi, missioni secondarie... e molto altro! Completare questo gioco al 100% non è un'impresa per niente facile!

Ma di che cosa parla questo gioco? 
In Symphonia, seguiamo il giovane sempliciotto Lloyd Irving che decide di accompagnare la sua amica d'infanzia, nonché la prescelta della rigenerazione, Colette nel suo pericoloso viaggio per la salvezza del mondo. Insieme alla maestra Raine, il suo amico Genis e il mercenario Auron, il gruppo procederà a visitare i vari templi sparsi per il mondo per ottenere il potere dei "Summon Spirit" e salvare il loro mondo, Sylvarant, dalla rovina. Ovviamente, per il nostro divertimento, niente andrà come da programma!

 

 

 

Persona 5

Persona 5 si può probabilmente considerare uno dei J-RPG rivelazione dell'ultimo decennio: sia per numero di copie vendute a livello mondiale (al momento si parla di 7.22 milioni!) che per numero di recensioni positive, sia di pubblico che di critica. Un successo che potrebbe apparire inaspettato per molti ma non per i fan di lunga data della saga.

Come per Final Fantasy IX, Persona 5 può considerarsi una sorta di canto del cigno del team principale della serie: grazie anche al successo di questo titolo, Atlus ha espanso notevolmente il proprio staff e riorganizzato internamente il personale. Questo ha portato molti dei membri chiave come il direttore artistico Katsura Hashino e il compositore Shoji Meguro a lasciare il franchise in favore di nuovi progetti, o addirittura ad abbandonare Atlus per lavorare in proprio. Questo non significa che non vedremo nuovi giochi nella serie di Persona: ma sicuramente dovremo aspettarci molte novità!

 

Per quanto riguarda la storia, Persona 5 segue le vicende del solito protagonista taciturno il cui nome si può impostare a scelta, che dopo aver tentato di salvare una donna dalle molestie di un ubriaco e averlo ferito involontariamente, si ritrova arrestato dalla polizia. Espulso da scuola e con la fedina penale sporca, il giovane si trasfericce a Tokyo dove sconterà il suo anno di libertà vigilata.

Ma le cose non sembrano volersi calmare per il nostro protagonista: se da un lato pure nel suo nuovo ambiente continua ad assistere a ingiustizie da parte degli adulti, dall'altro cominciano a verificarsi strani eventi sovrannaturali in città... finché un giorno pure lui stesso si ritrova con dei poteri! 

Non possiamo proprio fare a meno di consigliare caldamente questo gioco a tutti: ricco cast di personaggi (doppiati da un altrettanto stellare cast di doppiatori), tantissimi minigiochi e una feroce critica - che a tratti sfocia della satira - a molte problematiche sociali del Giappone odierno.

 

 

 

Pokemon X e Y

Fra tutte queste storie a stampo fantasy può fare un po' strano imbattersi in un titolo Pokémon: ma non c'è alcun dubbio che questa serie faccia parte del genere J-RPG! Anzi, le meccaniche di gioco caratteristiche della serie hanno influenzato profondamente la creazione di giochi come "World of Final Fantasy", "Ni no Kuni" e "Tales of Symphonia: Knight of Ratatosk".

Scegliere un titolo rappresentativo della saga però non è stato facile: a ogni nuovo gioco Pokémon sono state sempre introdotte nuove meccaniche e migliorie che hanno reso ogni esperienza di gioco unica ma al contempo familiare. Abbiamo scelto Pokémon XY, perché si tratta del primo titolo completamente 3D della serie e per la nuova ambientazione dall'atmosfera squisitamente europea. La bellezza dell'ambientazione e dei nuovi Pokémon, infatti è stato un fattore chiave a cui gli sviluppatori hanno prestato molta attenzione in fase di sviluppo e i risultati riflettono queste intenzioni.

Un'altra novità interessante introdotta in questo titolo è il concetto di Megaevoluzione: per un breve periodo in battaglia è infatti possibile far evolvere temporaneamente alcuni pokémon in una forma potenziata e usare attacchi ancora più potenti. Infine sono state espanse anche le funzionalità online, per lottare o scambiare pokémon con giocatori di tutto il mondo, in modo facile e veloce.

 

 

 

Grandia II

Originariamente un titolo per Dreamcast, Grandia II è l'acclamato seguito 3D di Grandia. Sviluppato da gran parte dello stesso team di Grand Arts, questo sequel si svolge in un nuovo universo e affronta tematiche più mature del primo titolo, partendo da un protagonista da un passato oscuro e boss più grotteschi. Rispetto al primo titolo inoltre, è stata dedicata più cura ai dettagli dell'ambientazione per creare un mondo più "vissuto". 

Il gioco utilizza un sistema di combattimento unico nel suo genere: si tratta di un sistema di combattimento a turno con una componente di azione in tempo reale, che aggiunge quel pizzico di imprevedibilità che rende le battaglie molto più interessanti. Nel corso della trama si possono utilizzare fino a un massimo di 6 personaggi giocabili, tutti con abilità e caratteristiche uniche.

 

Tematicamente, come il predecessore, Grandia II tratta di avarizia - più specificatamente di degrado morale - e delle conseguenze che le azioni del singolo possono avere su un'intera comunità. In particolare si sofferma sui danni della noncuranza che un'organizzazione religiosa senza controllo può riservare nei confronti dei propri fedeli.

In questa avventura seguiamo il giovane mercenario Ryudo che viene assunto per proteggere e accompagnare la sacerdotessa di Granas, Elena, alla torre di Garmia perché possa adempiere una cerimonia religiosa. Una volta compiuto il suo dovere però Ryudo sente delle grida provenire dal luogo della cerimonia e, precipitatovisi, trova tutti i presenti morti a eccezione della stessa Elena che però sembra essere diventata quasi un'entità diversa. I due scoprono successivamente che la ragazza è stata impossessata da una parte dello spirito del dio malvagio Valmar e partono all'avventura per cercare di trovare un modo per sigillarlo in via definitiva.

 

 

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Dragon Quest V: La sposa del destino

Parlare di JRPG senza nominare Dragon Quest è come andare in chiesa e dire una bestemmia: si tratta indiscutibilmente di uno dei capostipiti saldi del genere. Nonostante in patria sia più noto di franchise come quello di Final Fantasy, stranamente ha sempre faticato a conquistare i giocatori occidentali.

Uno dei fattori che hanno contribuito alla scarsa popolarità della serie in Europa è certamente la mancanza di localizzazione durante gli anni d'oro della PlayStation che hanno solidificato la fama di serie come Final Fantasy. Per questo motivo, molti dei titoli storici di questa saga rimangono al giorno d'oggi ancora poco esplorati dagli appassionati del genere. 

Abbiamo scelto il quinto capitolo della saga per questa lista poiché, da un lato, si tratta del primo capitolo DQ che non fu localizzato all'estero mentre, dall'altro, si tratta del capitolo preferito di Yuji Horii, creatore della serie. Uscito per la prima volta nel 1992 per SNES - arrivò in occidente solamente con il secondo remake per Nintendo DS nel 2009! In generale si tratta di un titolo molto popolare in Giappone e viene spesso citato in varie parodie del genere come nella serie TV Yūsha Yoshihiko to Maō no Shiro, per esempio.

A livello di innovazione questo gioco introdusse parecchie novità, alcune mai viste prima nel mondo videoludico: si tratta del primo gioco della saga ad avere un dungeon aggiuntivo sbloccabile dopo il completamento della storia principale, si possono "reclutare" alcuni dei mostri incontrati per utilizzarli in battaglia come in Megami Tensei ed il primo gioco a includere una gravidanza "giocabile", anticipando titoli come Harvest Moon, The Sims 2 o Fable II.

 

A livello di trama, DQ5 segue la vita dell'eroe protagonista: in una prima parte della storia lo vediamo da bambino, coinvolto in una serie di avventure insieme al padre - mentre in una seconda parte lo troviamo 10 anni dopo e lo seguiamo nella sua vita da adulto. Fra una peripezia e l'altra è possibile scegliere chi sposare e fare figli che a loro volta potranno essere utilizzati in battaglia! Non c'è niente di meglio che salvare il mondo con l'aiuto della propria famiglia!

 

 

 

Shadow Hearts: Covenant

Come molti altri titoli in questa lista anche la saga di Shadow Hearts è stata inizialmente concepita da sviluppatori che hanno lasciato Squaresoft. La serie di Shadow Hearts è in parte basata su concept del creatore Yūki Kikuta aveva in mente per i sequel cancellati del classico fantasy-horror Koudelka.

Sotto l'esperta direzione del nuovo art director Matsuzo Machida, si decise di espandere il mondo del predecessore Kuodelka con nuove idee originali, una buona dose di humor e una punta di ottimismo, rendendo uno dei temi principali dell'opera la ricerca della felicità nelle sue varie forme. 

Ci sentiamo di citare in particolare il reparto musicale: la colonna sonora di questo gioco è decisamente qualcosa di unico, anche per un RPG! Le musiche in questo secondo capitolo, sono ancora una volta ad opera del maestro Yoshitaka Hirota, con contributi di Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger, Xenogears) e Kenji Ito (serie SaGa, serie Mana).

 

Shadow Hearts si svolge in una realtà parallela alla nostra durante la prima guerra mondiale: i personaggi principali sono Karin Koenig, tenente dell'esercito tedesco, e Yuri Hyuga, protagonista del capitolo precedente. La vicenda si apre su Karin che durante una missione della sua truppa si ritrova attaccata da un demone, che si rivela essere niente meno che Yuri, ormai diventato l'ombra di sé stesso dopo i tragici avvenimenti del primo capitolo. I due finiranno per allearsi e combattere il nemico comune rappresentato dall'organizzazione terroristica Sapientes Gladio.

 

 

 

Wild Arms

Wild Arms è il primo RPG sviluppato Media.Vision, commissionato originariamente da SONY per promuovere la vendita della loro nuova console, la PlayStation! Nonostante l'uscita di questo gioco fosse stata offuscata da quella del colosso Final Fantasy VII, Wild Arms fu un successo sia vendite che di critica.

Fortemente ispirato dagli Spaghetti Western di Sergio Leone, Wild Arms è ambientato nel magico mondo di Filgaia, la cui estetica mixa elementi medievali, western e steampunk, per un look inaspettatamente molto coeso. Anche la colonna sonora riflette questo mashup di generi: troviamo infatti strumenti come mandolini, chitarre acustiche e elettriche, varie percussioni e fischi - ma anche parecchie tracce puramente classiche.

 

A livello di trama ci troviamo a seguire tre personaggi principali: l'orfano di campagna Rudy, la principessa Cecilia e il cacciatore di tesori Jack. Il giovane Rudy un giorno per salvare la vita di un ragazzo utilizza una delle armi proibite chiamate "Arm" e per questo viene allontanato dal suo villaggio. Una volta arrivato nella città di Adlehyde, dopo vari eventi incontra Cecilia e Jack e i tre, guidati ognuno dalle proprie motivazioni personali, decidono di unire le proprie forze e tentare di fermare l'invasione dei demoni di metallo.

 

 

 

Baten Kaitos: Le Ali Eterne e L'oceano Perduto

Baten Kaitos è un JRPG del 2003 sviluppato da Monolith Soft e tri-Crescendo per Nintendo Cube, specificatamente per accrescere la libreria di giochi di ruolo della piattaforma. Come molti dei giochi per questa console, è passato abbastanza in sordina all'epoca, soprattutto in Europa.

Nonostante si tratti di un titolo abbastanza di nicchia, fra i produttori troviamo nomi importanti dell'industria come Yasuyuki Honne (Xenogears, Chrono Trigger), Masato Kato (Chrono Trigger) e Motoi Sakuraba (Tales of, Star Ocean). 

A differenza della gran maggior parte dei RPG, in questo gioco non si impersona il protagonista ma uno "spirito guardiano" che può interagire con il personaggio principale Kalas e influenzarne le scelte. Al centro delle meccaniche del gioco troviamo carte magiche chiamate "Magnus" che si possono utilizzare per assorbire vari oggetti e poteri nel mondo per poi utilizzarli successivamente nel momento del bisogno.

 

Il protagonista Kalas si sveglia in un ospedale posseduto da uno spirito di vendetta nei confronti dell'impero ma con pochi ricordi su cosa sia appena successo se non la morte della sua famiglia. Decide così di andare a controllare l'area in cui è stato trovato e lì salva la giovane Xelha da un mostro. Kalas decide di aiutarla a raggiungere il suo scopo, ma la ragazza viene presto rapita da uno degli assassini della sua famiglia, Giacomo. Kalas decide quindi di partire alla ricerca dei due ma le cose sono molto più complicate di quello che sembrano!

 

 

 

Bravely Default

Bravely Default è una chicca del 2012, purtroppo rilasciata soltanto su Nintendo 3DS. È considerato da molti appassionati del genere, il vero e proprio successore della serie Final Fantasy old-school, che nel tempo ha preso una piega sempre più action. I richiami sono abbastanza evidenti sia dal punto di vista estetico che quello delle meccaniche di gioco.

Questo non è un caso: il titolo inizialmente era stato infatti concepito come un sequel a Final Fantasy: The 4 Heroes of Light, uno spin-off Nintendo DS della serie principale. Nel team troviamo infatti parecchi "veterani della serie" fra cui Akihiko Yoshida, character designer di Final Fantasy Tactics e Final Fantasy XII, e Tomoya Asano, produttore di Final Fantasy III e Final Fantasy IV per 3DS. 

Ma in nomi di rilievo non finiscono qui, per creare qualcosa di veramente unico Asano infatti ha reclutato parecchi giganti nell'industria: alla sceneggiatura troviamo Naotaka Hayashi, noto per il suo lavoro sulla visual novel Steins;Gate, a curare il design del personaggio di Einheria e della classe Valchiria troviamo Atsushi Ōkubo, l'autore del manga Soul Eater e infine a comporre la colonna sonora troviamo Revo dei Sound Horizon, passato successivamente a fama nazionale per la canzone Guren no Yumiya, scritta per l'anime Attack on Titan.

 

Bravely Default non potrebbe iniziare in un modo più banale: il villaggio del nostro protagonista Tiz viene distrutto completamente e il giovane si ritrova a intraprendere un viaggio capirne i motivi e salvare il mondo (forse). Ad accompagnarlo e a guidarlo c'è la bella sacerdotessa Agnes che ha la missione di riportare lustro ai quattro cristalli elementali, risvegliandoli e riportando il mondo alla normalità.

Nonostante i molti trope e richiami ad altre opere, Bravely Default si contraddistingue presto per come sceglie di affrontare certe tematiche e nella scrittura molto introspettiva dei personaggi. Anche i vari colpi di scena che si dipanano nella trama evitano i clichè: meno improntati a scioccare il giocatore, quanto a portarlo a chiedersi sempre cosa succederà dopo.

L'unica pecca è che al momento il gioco è disponibile solo su Nintendo 3DS. Chissà magari prima o poi arriverà anche su Nintendo Switch.

 

 

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