È indubbio che i giapponesi amino l’Italia. Dall’arte alla cucina, dalla cordialità all’avvenenza fisica, la cultura italiana è per il Giappone una continua fonte di meraviglia. Forse proprio per questo è facile scovare nelle opere made-in-Japan bizzarri personaggi “italiani”! Scopriamo insieme come attraverso queste strane figure vengano decantate le qualità del Bel Paese ed evidenziati alcuni stereotipi.
10. Grandis Granva - Il mistero della pietra azzurra
L’affascinante Grandis Granva è la principale antagonista all’inizio de Il mistero della pietra azzurra. È una donna dal temperamento molto forte, talvolta addirittura capriccioso e viziato, che cerca tutti i modi di impadronirsi della pietra azzurra della protagonista Nadia.
Non tutti sanno che Grandis, nonostante il nome, è in realtà una nostra compaesana: è figlia del proprietario di una miniera di ferro e proviene dall’alta società italiana ottocentesca. Il suo passato nasconde un cuore spezzato: ingannata da un arrivista senza scrupoli, venne infatti abbandonata dopo essere stata privata di tutte le ricchezze.
Con il proseguire della trama però la vediamo cambiare e superare il suo trauma, imparando a dare più valore alle persone che al denaro.
Abbiamo quindi l’immagine di una donna italiana di grande fascino e dal carattere forte, elementi molto apprezzati dai giapponesi, ma altrettanto lontana dalle tipiche eroine giapponesi pacate e remissive: solo un’italiana poteva essere così!
Livello di Italianità: 6
9. Giotto Vongola - Katekiyo Hitman Reborn!
Nell’opera di Akira Amano Tutor Hitman Reborn!, l’imbranato liceale Tsuna, scopre di essere destinato a diventare boss della famigerata famiglia mafiosa Vongola.
Il fondatore di questo clan, Giotto Vongola, rispecchia alcuni stereotipi italiani che ai giapponesi piacciono molto: sempre in abiti eleganti e formali, calmo, ma anche forte e carismatico.
Nonostante la sua situazione occupazionale, Giotto ha un forte senso di lealtà e giustizia e attira attorno a sé persone di ogni estrazione sociale: questo lo rende uno dei personaggi più amati della saga.
Di nuovo vediamo come, per i giapponesi, l’Italia richiami l’idea di fascino e gusto nel vestire anche nei personaggi maschili, possiamo anche vedere come purtroppo la mafia abbia un’immagine romantica all’estero ma possiamo assicurarvi che le vicende di questo fumetto abbiano poco o niente a che vedere con il crimine!
Livello di Italianità: 7
8. Beatrice Castiglioni - Umineko no naku koro ni
Nella serie di visual novel Umineko no naku koro ni troviamo un gran numero di personaggi di nome Beatrice… tutti discendenti da Beatrice Castiglioni, la capostipite, che appare per la prima volta nel settimo gioco della serie, Requiem of the Golden Witch.
Questa Beatrice, contrariamente alle successive omonime, è italiana al 100% e fa parte di una famiglia nobile, figlia di un ufficiale della Repubblica di Salò. Giunge in Giappone insieme al padre e fa da interprete tra i soldati italiani e il giovane Kinzo Ushiromiya. I due si innamorano e hanno una figlia: la Beatrice che sarà il vero motore alla storia.
Beatrice Castiglioni, con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, è intelligente, gentile, ama cucinare dolci (la cucina non poteva certo mancare!) ed indossa un’outfit verde, bianco e rosso a richiamare la bandiera italiana. Pure il nome è un richiamo a una delle donne più famose d’Italia: infatti è ispirato a quello dell’amata di Dante Alighieri! Più italiana di così!!
Livello di Italianità: 6 e mezzo
7. Henrietta - Gunslinger Girl
La serie Gunslinger Girl è interamente ambientata in Italia: ci troviamo però in un paese distopico, sconvolto da continui attentati terroristici.
Per contrastare la criminalità, lo Stato ha iniziato a modificare geneticamente bambine vittime di abusi fino a renderle dei cyborg privi di ricordi, sempre pronte a combattere.
Henrietta è diventata una di queste “marionette” a soli 10 anni: prima della trasformazione era una ragazzina molto timida, adesso è una fredda assassina pronta a tutto.
Siccome il manga e l'anime sono ambientati in Italia, ci sono diversi riferimenti più o meno evidenti: dalle opere d’arte, al cibo, alle brigate rosse e perfino a Silvio Berlusconi; tuttavia Henrietta è ben lontana da qualsiasi stereotipo italiano, se non forse per il suo amore per la musica classica.
Livello di Italianità: 4
6. Tisifone - I cavalieri dello Zodiaco
Vi sembrerà forse inaspettato, ma ebbene sì: sulla carta, Shaina dell’Ofiuco, ben più nota da noi con il nome Tisifone, è italiana.
Nata il 24 marzo di una non precisata località nel nostro paese, Tisifone è sicuramente il personaggio femminile più amato de I Cavalieri dello Zodiaco. La bella guerriera dai capelli verdi con l’armatura viola e il viso coperto da una maschera, si è conquistata il rispetto del Grande Tempio grazie alla sua forza e agilità.
Nel corso della serie dà molto filo da torcere a Pegasus, di cui è acerrima nemica all’inizio della storia: il rapporto tra i due però si evolve presto in amore.
Si riconferma anche qui l’immagine giapponese delle donne italiane belle ma agguerrite, ma altri elementi che possano arricchire lo stereotipo non sono evidenziati attraverso questo personaggio.
Livello di Italianità: 5
5. Dante - La Divina Commedia
Sapevate che il maestro Gō Nagai tra il 1994 e il 1995 ha creato una trasposizione in formato manga dell’opera letteraria più importante della nostra storia?
Dante Shinkyoku, serie in tre volumi, edita anche in Italia con il titolo La Divina Commedia, ripercorre il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso in formato fumetto.
Gō Nagai si è ispirato apertamente all’edizione ottocentesca illustrata da Gustave Doré e ha creato un’opera accurata e godibile, rendendo l’universo dantesco accessibile al pubblico giapponese.
Il protagonista, Dante Alighieri, è per noi immediatamente riconoscibile a colpo d’occhio: volto dai lineamenti affilati, tunica e copricapo rosso e persino la corona d’alloro.
Il tocco buffo arriva con la sua caratterizzazione: sebbene le vicende siano fedeli all’originale, questo Dante è indubbiamente il protagonista di un manga: sembra quasi un ragazzino, si imbarazza facilmente, arrossisce, piange e urla a gran voce il nome di Beatrice.
Insomma, fa sorridere, ma ci piace!
Livello di Italianità (letteraria): 8
4. Takumi Aldini - Food Wars! Shokugeki no Soma
In questo manga di Yūto Tsukuda Food Wars! - Shokugeki no Soma le battaglie sono all’ultima ricetta! Non poteva quindi mancare all’appello uno chef del Bel Paese.
Takumi Aldini, figlio di italo-giapponesi cresciuto a Firenze, è uno degli studenti più talentuosi della prestigiosa scuola di cucina Tōtsuki.
Takumi sta studiando in Giappone per realizzare il suo sogno di rendere la Trattoria di famiglia la n. 1 in Italia.
Il padre per aiutarlo gli ha perfino regalato un amuleto protettivo da portare con sé: non si tratta altro che di una bottiglia d’olio d’oliva! Niente di meglio per un italiano.
Il suo aspetto ricalca quello del perfetto principe azzurro, basandosi un po’ sullo stereotipo del latin lover: biondo, occhi azzurri e fascino naturale che attira l’attenzione di tutte le ragazze che incontra.
È però molto competitivo e si scalda facilmente, prova un forte attaccamento per la sua famiglia ed è orgoglioso delle sue origini, riprendendo i tradizionali valori italiani. In più parla spesso in italiano!
Livello di Italianità: 8
3. Marco Pagot - Porco Rosso
Anche se siete appassionati dei film di Hayao Miyazaki, potreste non ricordarvi il nome Marco Pagot, ma vi ricorderete sicuramente del suo aspetto: stiamo parlando proprio del protagonista di Porco Rosso, opera dello Studio Ghibli ambientata durante il fascismo proprio nel nostro paese.
Marco Pagot è un formidabile aviatore italiano, unico sopravvissuto a un attacco durante la Prima Guerra Mondiale: per motivo misterioso, si ritrova tramutato in un maiale antropomorfo.
In aperta opposizione al regime fascista salito al potere, decide di diventare un cacciatore di taglie, che a bordo del suo velivolo rosso fuoco, abbatte i pirati dell’aria. Porco Rosso, questo il suo soprannome, è una sorta di dandy: quando non è impegnato nelle sue missioni aeree, passa il tempo su un’isola deserta a fumare sigarette, sorseggiare vino e sfogliare riviste.
Il suo nome è un omaggio a Marco Pagot, un animatore che ha collaborato con Miyazaki, figlio di Nino Pagot uno dei pioneri dell’animazione italiana: l’idea di essere divenuto un maiale inizialmente non lo aveva lusingato, ma dopo aver visto il film ha decisamente cambiato opinione!
Italianità (eroica): 8
2. Feliciano Vargas - Hetalia: Axis Power
In Hetalia: Axis Power, in origine un webcomic di Hidekazu Himaruya, in seguito riadattato sia come manga sia come anime, facciamo la conoscenza di diversi Paesi del mondo… in forma umana!
L’autore racconta eventi storici e politici fra le due guerre mondiali attraverso personaggi che ricalcano gli stereotipi delle diverse nazionalità.
Il protagonista indiscusso è proprio l’Italia, o più precisamente l’Italia del Nord, Feliciano Vargas, noto anche come Italia Veneziano.
È un ragazzo di vent’anni, alto, capelli e occhi castani, personalità allegra ed energica, impeccabile uniforme militare. Ama l’arte – passione ereditata dal suo nobilissimo nonno, l’Impero Romano -, la pizza, la pasta, il gelato e tutti i formaggi… e naturalmente è anche un perfetto latin lover!
Peccato però che sia anche fifone e pigro: non rinuncerebbe mai alla pennichella pomeridiana, che si gode rigorosamente in mutande!
Ci sembra un italiano perfetto, ma la scelta di un nome così poco nostrano smorza un pochino il nostro entusiasmo.
Italianità: 9
1. Bruno Bucciarati - Vento Aureo
Il quinto arco de Le bizzarre avventure di Jojo - Vento Aureo, è tutto ambientato in Italia, quindi di personaggi italiani – o presunti tali – ce ne sono moltissimi: sceglierne uno non è stato per niente facile!
La storia segue le avventure del giovane Giorno Giovanna che entra in un’organizzazione mafiosa per iniziare la sua scalata al potere. Proprio in questa cosca incontra il nostro italiano preferito della serie: Bruno Bucciarati.
Originario di un paesino alla periferia di Napoli, Bruno imboccò la strada del crimine già in tenera età, quando a soli 12 anni si ritrovò a uccidere due sicari mandati ad assassinare suo padre, invischiato tragicamente nello spaccio della droga.
Nonostante si ritrovi spesso ad usare la violenza e non abbia remore nello sgominare i suoi avversari, Bruno ha in realtà un cuore gentile e ricco di valori: crede nella giustizia, è compassionevole ed è sempre pronto a sacrificarsi per le cause che abbraccia.
Ma soprattutto è favoloso: corporatura snella ma muscolosa, stiloso taglio di capelli e completo con l’immancabile boob window, da vero tamarro nostrano.
Un’ultima chicca su Bruno: il suo film preferito è Il postino, con l’immortale Massimo Troisi: che altro desiderare da questo malavitoso dal cuore d’oro?
Italianità (stereotipata): 10
Articoli correlati
Scopri ZenMarket Japan
La maggior parte dei negozi giapponesi online non spedisce all'estero, ma abbiamo risolto per te questo problema: ci occuperemo noi di comprare, imballare e spedire i tuoi prodotti giapponesi preferiti direttamente a casa tua. Il nostro obiettivo è rendere l'acquisto di articoli dal Giappone un'esperienza semplice e piacevole. Abbiamo perciò integrato sul nostro sito le piattaforme di shopping più popolari: Amazon Japan, Rakuten e Yahoo! Auctions. Ma non solo! Grazie al servizio ZenMarket puoi virtualmente comprare da qualsiasi sito giapponese: basta copiare l'URL del prodotto nella nostra barra di ricerca per aggiungerlo nel proprio carrello.